Torre di Velate
A Velate, borgo fortificato esistente fin dall’epoca tardoromana, si trova una torre medioevale risalente all’XI secolo che venne costruita in posizione elevata allo scopo di proteggere la parte sud del borgo di Velate (il cosiddetto “Castrum de Vellate”). La struttura, in pietra viva, con pianta quadrangolare, raggiunge i 33,5 metri d’altezza, con cinque piani fuori terra serviti da un articolato corpo scale posto sul lato orientale. Il poderoso fortilizio, del quale rimangono solo due lati e uno soltanto è integralmente conservato, fu gravemente danneggiato alla fine del XII secolo dai milanesi vittoriosi sulle milizie imperiali e sugli alleati del Barbarossa, tra i quali figuravano i nobili di Velate.
All’interno della torre sono stati individuati il tratto di fondazione meridionale originario e un pilastro portante in pietra posto al centro della torre. Tale scoperta ha consentito di formulare nuove ipotesi sulla tecnica costruttiva dei piani pavimentali. È stato infine portato alla luce uno strato con evidenti segni di incendio che coincide probabilmente con la devastazione del XII secolo: qui gli archeologi hanno recuperato alcune monete d’argento coniate dalla Zecca di Milano; esse furono quasi certamente utilizzate durante la breve età comunale della Torre. Altri ritrovamenti tra cui monete sforzesche e frammenti ceramici testimoniano infine la vitalità del sito di Velate almeno fino al 1600.
Del quadrilatero originario sono rimaste le pareti a nord e a est e sul lato sinistro si aprono quattro monofore con profili di conci di pietre.
Attualmente la Torre è gestita dal FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano). Normalmente non è aperta al pubblico, ma è possibile prenotare l’ingresso o la visita guidata. La torre è comunque perfettamente visibile dall’esterno della proprietà. Inoltre è visibile percorrendo la strada che porta da Varese al Lago Maggiore, costituendo un punto fermo nel paesaggio collinare dei dintorni di Varese.