Labirinto della Masone
Il Labirinto più grande del mondo nasce a Fontanellato, Parma, da un’idea di Franco Maria Ricci – editore, designer, collezionista d’arte, bibliofilo – e da una promessa da lui fatta nel 1977 allo scrittore argentino Jorge Luis Borges, affascinato da sempre dal simbolo del labirinto come metafora della condizione umana.
“Da sempre i Labirinti mi affascinano. Insieme ai Giardini, sono tra le fantasie più antiche dell’umanità. Il Labirinto è una creazione del Potere e una fonte di turbamenti. Riflette la perplessa esperienza che abbiamo della realtà. Sognai per la prima volta di costruire un Labirinto circa venti anni fa, nel periodo in cui, a più riprese, ebbi ospite, nella mia casa di campagna vicino a Parma, un amico, oltreché collaboratore importantissimo della casa editrice che avevo fondato: lo scrittore argentino Jorge Luis Borges. […] le traiettorie che i suoi passi esitanti di cieco disegnavano intorno a me mi facevano pensare alle incertezze di chi si muove fra biforcazioni ed enigmi.” Così scrive Ricci nel suo sito ufficiale, spiegando quindi la volontà di “un Giardino dove la gente possa passeggiare, smarrendosi di tanto in tanto, ma senza pericolo”.
Il Labirinto della Masone è un parco culturale che ospita spazi culturali per più di 5.000 metri quadrati, destinati alla collezione d’arte di Franco Maria Ricci (circa 500 opere dal Cinquecento al Novecento) e a una biblioteca dedicata ai più illustri esempi di tipografia e grafica, tra cui molte opere di Giambattista Bodoni e l’intera produzione di Alberto Tallone.
Il Labirinto della Masone copre 7 ettari di terreno ed è realizzato interamente con piante di bambù di specie diverse. Il perimetro è a forma di stella, forma che compare per la prima volta nel Trattato di architettura del Filarete e che in seguito fu adottata da Vespasiano Gonzaga a Sabbioneta e dalla Repubblica Veneta a Palmanova in Friuli. All’interno risiede anche una cappella a forma di piramide, a commemorazione dell’antico legame tra i labirinti e la fede.