I longobardi in Italia. Luoghi di potere
Questo sito italiano è stato inserito dall’Unesco nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’umanità il 25 giugno 201. Si tratta di un sito seriale comprendente sette luoghi densi di testimonianze architettoniche, pittoriche e scultoree dell’arte longobarda, la cui candidatura è stata accettata nel marzo 2008 con il nome “Italia Langobardorum. Centri di potere e di culto (568-774 d.C.)”.
La serie comprende le più importanti testimonianze monumentali Longobarde esistenti sul territorio italiano, situate dal nord al sud della penisola, dove si estendevano i domini dei più importanti Ducati Longobardi.
Il Tempietto Longobardo a Cividale del Friuli (UD), uno degli edifici più originali ed anche tra i più noti della tarda età longobarda, ed è particolarmente importante perché segna la convivenza di motivi prettamente longobardi (nei Fregi, per esempio) e una ripresa dei modelli classici, creando una sorta di continuità tra l’arte classica, l’arte longobarda e l’arte carolingia e ottoniana.
Il complesso monastico di San Salvatore e Santa Giulia a Brescia è uno straordinario palinsesto architettonico caratterizzato dal contemporaneo utilizzo di stilemi longobardi e motivi decorativi classici e bizantini; rappresenta uno dei maggiori esempi di architettura religiosa altomedioevale.
A Varese il Castrum di Castelseprio conserva significativi esempi di architettura militare, con la rinomata Chiesa di S. Maria foris portas sulle cui pareti si conserva uno dei più alti testi pittorici di tutto l’Alto Medioevo.
A Campello sul Clitunno (Perugia) fa parte del sito seriale una piccola chiesa dedicata a San Salvatore, a forma di tempietto corinzio. Mentre, sempre in provincia di Perugia, la Basilica di S. Salvatore a Spoleto è un edificio eccezionale per il linguaggio romano classico con cui fu concepito che ancora conserva. Già basilica paleocristiana del IV-V sec, fu ampiamente rinnovata dai Longobardi successivamente.
La Chiesa di Santa Sofia a Benevento è una delle strutture longobarde più complesse e meglio conservate dell’epoca, che sulle pareti mostra ancora importanti brani dei cicli pittorici altomedievali, testimonianza più alta delle cd. “pittura beneventana”, il suo chiostro oggi ospita il Museo del Sannio.
Infine fa parte del sito il Santuario Garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo (FG), il quale influenzò profondamente la diffusione della devozione per San Michele in tutto l’Occidente e divenendo un modello per i centinaia di santuari costruiti nel resto d’Europa.
I beni compresi nel sito rappresentano, ognuno per la propria tipologia specifica, il modello più significativo o quello più conservato tra le numerose testimonianze diffuse sul territorio nazionale e, nel loro insieme, rispecchiano l’universalità della cultura longobarda al suo apice.