Giardino della Kolymbetra
Montalbano telefonò a Marinella. Livia era appena rientrata, felice. “Ho scoperto un posto meraviglioso, sai? Si chiama Kolymbetra. Pensa, prima era una vasca gigantesca, scavata dai prigionieri cartaginesi”. “Dov’è?” chiese Montalbano “Proprio lì, ai templi. Ora è una specie di enorme giardino dell’eden, da poco aperto al pubblico….Promettimi che un giorno o l’altro ci vai.” da “La pazienza del ragno” di Andrea Camilleri.
Il giardino della Kolymbetra è ubicato in una piccola valle nel cuore della Valle dei Templi ad Agrigento. Nel 1999 è stato affidato al Fondo Ambiente Italiano (FAI), in concessione gratuita dalla Regione Siciliana, per un periodo di 25 anni, divenendo uno dei luoghi di interesse archeologico/naturalistico di grande importanza a livello territoriale e nazionale, ponendo fine così alla situazione di abbandono che si era creata negli ultimi decenni del Novecento.
Il termine greco indica un tipo di piscina utilizzata in età romana per giochi acquatici, oggi è un sito archeologico di grande rilevanza naturalistica e paesaggistica.
Le origini della Kolymbetra risalgono all’epoca in cui i greci colonizzarono la Sicilia (500 a.C.) e la sua storia è legata allo sviluppo dell’antica città di Akragas. Diodoro Siculo narra che il tiranno Terone affidò all’architetto Feace il compito di progettare un sistema idrico per approvvigionare la città. Parte di questo sistema si concludeva ai piedi dell’urbe, in una grande bacino detto appunto Kolymbetra.
Il giardino riassume nei suoi cinque ettari il paesaggio agrario e naturale della Valle dei Templi: nelle zone più scoscese si trovano lembi intatti di macchia mediterranea, nel torrente che solca il fondovalle ci sono pioppi, salici e tamerici, sugli ampi terrazzamenti, compresi tra suggestive ed alte pareti di calcarenite, un antico agrumeto ricco di tante specie e varietà oramai rare, coltivato secondo le tecniche della tradizione araba.
Di particolare rilievo gli antichi ipogei o “Acquedotti Feaci”, gli unici visitabili della Valle dei Templi, risalenti al V° sec. a.C. quando alimentavano l’antica piscina. Ancora oggi sgorgano limpide acque utilizzate per l’irrigazione del Giardino ricco di antichi agrumi, frutti e olivi secolari.
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