Castello di Masino
Il Castello di Masino si trova a Caravino, su una collina morenica al centro della piana di Ivrea, in Canavese, ed è circondato da un immenso parco in cui è collocato un labirinto di siepi. Per dieci secoli fu la residenza principale dei conti Valperga di Masino, famiglia che si dichiarava discendente dal re Arduino d’Ivrea. A causa della sua posizione strategica la fortezza fu subito teatro di numerose battaglie tra le varie famiglie nobili dell’epoca (Savoia, gli Acaia, i Visconti e gli stessi conti di Masino) che si contendevano la zona del Canavese.
I suoi sontuosi interni, impreziositi da affreschi e ricchi arredi, e le numerose stanze monumentali sono testimonianza del colto e raffinato stile di vita dei proprietari. Dalla seconda metà del XVI secolo il Castello di Masino venne ricostruito nelle forme attuali sulle rovine dell’antico fortilizio, assumendo così le sembianze di una vera residenza di rappresentanza immersa in un vasto e splendido parco, che rivela ancora oggi le trasformazioni operate nel Settecento e Ottocento. Nelle scuderie settecentesche è stato allestito il Museo delle Carrozze, mentre all’interno sono state riportati alla bellezza di un tempo le sale monumentali riccamente arredate, tra cui spicca lo splendido Salone da ballo il quale, con le sue ampie finestre, crea una perfetta armonia tra il panorama esterno e gli interni affrescati.
Il giardino del castello, gigantesco e lussureggiante, circonda per intero la rocca e si estende per diversi ettari di terreno. L’intera area verde e’ organizzata in due settori distinti in direzione levante-ponente: dalla spianata si sviluppa verso ovest un maestoso viale, fiancheggiato da tigli, che termina nella distesa erbosa, dove è possibile visitare il Labirinto, tipico elemento vegetale che richiama i giardini ”all’ italiana” della seconda metà del 1700. Mentre nel settore di levante, tipicamente ”all’ inglese”, si aprono ampie distese erbose, livellate a piani diversi. Nella prima metà del XIX secolo venne costruito un tempietto neogotico attorno al quale in primavera fioriscono le 7.000 spiree che impreziosiscono ulteriormente il giardino come da progetto dell’architetto Paolo Peyrone.
Attualmente il castello è gestito dal Fondo Ambiente Italiano ed è inserito nel circuito dei castelli del Canavese.