Castel Trosino – Ascoli Piceno
Lo splendido e caratteristico borgo medievale di Castel Trosino, è situato nell’accogliente territorio marchigiano, in provincia di Ascoli Piceno e si affaccia da una suggestiva altura che domina la Valle del torrente Castellano.
Il borgo deve sicuramente la sua peculiarità ad una posizione unica ed inconfondibile nel suo genere poiché sorge su una sommità in travertino che permette l’ingresso da un’unica entrata in legno, perfettamente conservata, così come si presentano anche le stesse abitazioni di questo meraviglioso lembo di terra, tipicamente in pietra e perfettamente restaurate. Il borgo, anche se con ridotte dimensioni, è abitato soprattutto in estate, ed offre una grande varietà di ottimi piatti tipicamente locali.
La storia del paese si perde nella notte dei tempi ed ancora ad oggi non si conosce con certezza la data esatta di fondazione del castello. I primi reperti risalgono all’epoca romana, è certo che ci sia stato un transito dei Longobardi, così come quello dei Goti, e che la rocca fu scelta da Carlo Magno come difesa di Ascoli Piceno.
L’abitazione più caratteristica e conosciuta è la cosiddetta Casa della Regina o anche Casa di Re Manfrì. Le leggende che la riguardano sono diverse, ma due sono maggiormente note: alcuni ritengono che risultasse l’abitazione di una principessa di cui si fosse innamorato il figlio di Federico II, Manfredi; altri riportano che la casa fosse invece di quest’ultimo il quale avrebbe soggiornato a Castel Trosino per diverso tempo.
Un altro luogo simbolo di questa risplendente zona, è la sorgente d’acqua purissima e diuretica, consumata tutt’oggi. Canalizzata attraverso un sistema di tubature, sembra venisse portata in passato fino alla città di Ascoli Piceno.
Questo luogo suggestivo e singolare, è noto anche per lo straordinario ritrovamento, avvenuto alla fine del XIX secolo, di un complesso di tombe longobarde, databili tra il V e il VII secolo. Gli scavi hanno permesso di rinvenire numerosi corredi funerari, armi e preziosissime manifatture in vetro ed oro, oggi esposti in parte nel Museo Archeologico di Ascoli Piceno.