Batteria Militare Talmone
La Sardegna ha davvero molto da offrire ai turisti, non solo lungo la costa. Anche se naturalmente sono il mare, le scogliere, gli arenili e i panorami tirrenici ad attirare la gran parte dei viaggiatori. Una delle nuove attrazioni sarde è in realtà molto vecchia, dato che risale alla fine del 1700. Si chiama Batteria militare Talmone e fa parte di un sistema difensivo costituito da una cinquantina tra forti e fortini, sorto sulla costa nord della Sardegna dopo che Carlo Emanuele III di Savoia ebbe conquistato le isole dell’Arcipelago de La Maddalena. Lo specchio di mare su cui si affaccia la Batteria è stato teatro di battaglie durante tutta la Seconda Guerra Mondiale fino a quando il trattato di pace di Parigi (1947) impose all’Italia lo smantellamento della base navale e la dismissione di tutte le batterie militari. La Batteria è stata quindi abbandonata fino a quando, nel 2002, la Regione Autonoma della Sardegna l’ha affidata al FAI il quale, dopo un attento restauro conservativo in equilibrio con lo straordinario paesaggio che la circonda, l’ha aperta al pubblico.
A Punta Don Diego ci sono gli spalti per il posizionamento dei cannoni, i depositi delle munizioni, la stazione di puntamento e la Caserma che ospitava i 70 marinai di stanza a Punta Don Diego, con la camerata per i soldati, la mensa, il Comando, l’alloggio per le guardie e la cambusa. Sono infine stati restaurati i camini, le cucine a legna e i lavatoi. Perfettamente integrata nel paesaggio, la Batteria Talmone ci racconta della durissima vita quotidiana dei soldati: le lunghe ore trascorse a scrutare il mare dalla torretta di avvistamento, le camerate, la stazione di puntamento, i depositi sotterranei per le munizioni, l’implacabile solitudine.
Come e quando andarci: La Batteria Talmone è raggiungibile soltanto a piedi, attraverso un sentiero sterrato abbastanza impervio di circa 40 minuti. La Caserma è aperta al pubblico dal 24 luglio al 15 settembre tutti i giorni dalle ore 10 alle 18.