Baia di Ieranto
L’Area naturale della Baia di Ieranto è una meravigliosa insenatura del Golfo di Salerno e fa parte del territorio del Comune di Massa Lubrense, la Baia occupa una superficie di 63 ettari di cui 49 di proprietà del FAI, Fondo Ambiente Italiano.
La Baia si apre sulla costa meridionale della penisola sorrentina. Punta Capitello separa le due zone che vanno a comporre l’insenatura: la Baia Grande e la Baia Piccola. La presenza del lavoro dell’uomo ha lasciato traccia profonda sul panorama. Sul bordo del mare rimane ciò che resta delle strutture dedicate alle attività estrattive, testimonianza del duro lavoro che, nel bene e nel male, ha plasmato la Baia. Il paesaggio agrario è invece caratterizzato dall’antica coltura dell’ulivo: l’alberato è sistemato su terrazzamenti sostenuti da muri di pietre calcaree a secco.
A Ieranto si concentra una grande varietà faunistica, terrestre e marina. La Baia è posta sulle rotte migratorie di molti uccelli, infatti sono oltre 100 le specie ornitologiche censite. Fra le specie presenti tutto l’anno e nidificanti sulle rocce a strapiombo, dominano il gabbiano reale, il passero solitario, il gheppio e il falco pellegrino. Inoltre è possibile scorgere i voli radenti del martin pescatore. Durante le immersioni non è raro imbattersi nella tartaruga marina Caretta caretta e in altre specie rare e insolite come il pesce San Pietro e l’alato pesce civetta.
Sul sentiero tra Nerano e la Baia vi è inoltre la Casa Silentium, luogo di rifugio dello scrittore Norman Douglas, dove lavorò alla stesura del libro Siren Land (La terra delle Sirene). Infatti la splendida Baia, scavata nelle rocce, ha una storia antica: in tanti parlano della leggenda di sirene che vi costruirono la loro dimora e ”ancora oggi, è possibile sentire l’eco del loro canto che risuona al ritmo della risacca”. Ma ci sono ancora interpretazioni contraddittorie sul nome: c’è chi è convinto che il termine ‘Ieranto‘ non derivi dal greco “ierax”, che indica il falco che ancora oggi nidifica nella zona, ma da “ieros”che significa sacro, a indicare proprio la Baia come sede del tempio delle Sirene.
Per la verità la leggenda sembra ammantare ogni angolo della Baia di Ieranto, dalla preistoria al mito omerico l’area è ricca di riferimenti ed è senza dubbio un luogo di incontaminata bellezza.